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In scooter senza casco: nuova tegola sulla toga pro migranti

Parte del mondo giuridico italiano fa quadrato attorno a Iolanda Apostolico e dalla Lega ironizzano: "Da sinistra chiameranno i caschi blu dell'Onu"

In scooter senza casco: nuova tegola sulla toga pro migranti

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Accusano la stampa e la politica di centrodestra di sferrare attacchi personali contro Iolanda Apostolico ma il punto è che tutto quello che è emerso su di lei in questi giorni è avvenuto in spazi pubblici, virtuali o reali. Anche l'ultimo video mostrato dalla trasmissione Quarta Repubblica che la vede girare a bordo di uno scooter senza casco è ripreso in un'area pubblica. Eppure, si assiste a sollevazioni di ogni sorta a tutela di un diritto alla privacy che non ha senso di esistere in questo contesto. "A Catania assistiamo ad un incredibile ribaltamento della realtà: un giudice che ha insultato Salvini ed è sceso in piazza con l'estrema sinistra viene fatto passare per martire", dichiara il deputato della Lega Igor Iezzi.

Nella sua nota, poi, l'onorevole aggiunge: "Ancora un po' e da sinistra chiameranno i caschi blu dell'Onu. In quel caso, potrebbero regalare un casco anche alla Dottoressa Apostolico, crediamo possa farle comodo". Quest'ultimo riferimento del deputato è alle immagini recenti che mostrano il giudice viaggiare a bordo di uno scooter senza casco, in violazione delle norme di buon senso e del codice della strada. Non mancano le toghe che si sono schierate al suo fianco, accusando il governo di "dossieraggio", di perpetrare una "aggressione intollerabile". Accusano gli organi di stampa e l'esecutivo di attacchi personali e lamentano una limitazione nella libertà di azione della magistratura ma tutto ciò che è emerso sul giudice era di dominio pubblico, presente sul suo profilo social aperto a tutti così come la manifestazione era su pubblica piazza.

Le manifestazioni in piazza pro-migranti e contro il governo nel 2019, così come le esternazioni social hanno inquadrato il giudice in una precisa connotazione politica, che in questo momento è collocata alla parte opposta rispetto al governo in carica. Diversi giudici si sono espressi in maniera critica nei confronti di Apostolico, sottolineando come il dovere di un giudice sia anche quello di apparire imparziale, non solo di esserlo, proprio in ragione del fatto che i cittadini devono potersi fidare e non dubitare della bontà delle loro decisioni.

Per altro, il giudice Apostolico si è trovata oggi a decidere su un'altra causa inerente il trattenimento dei migranti nel centro di Pozzallo. La toga, dopo l'udienza, si è riservata la decisione ritirandosi in camera di consiglio sulle decisioni del questore di Ragusa che ha disposto il trattenimento di quattro tunisini che erano sbarcati a Lampedusa.

È chiaro che ogni sua decisione sarà ora passata al setaccio, soprattutto perché si tratta di un giudice che, almeno in apparenza, ha perso il carattere di imparzialità al quale è tenuto nello svolgimento del suo lavoro.

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